My sweaty TALL Week 2 - it's tough and about to be over (by Enrica)


Technology assisted language learning with Gavin Dudeney

My TALL Week @ Nile, Norwich
Martedì 24 luglio
            Sessione impegnativa, quella odierna: web design, in altre parole come progettare una pagina web. Gavin ci mostra l’ultima che ha creato stamane in poco più di mezz’ora, poi ci fa lavorare a coppie con una checklist di richieste semplici.
            Chris e io iniziamo a lavorare insieme con wordpress, poi procedo da sola piuttosto lentamente: la mia esperienza di software open source si limita a Google Sites, che mi sembra decisamente più semplice e intuitivo. Alla fine della mattinata condivido con la classe una pagina dalla configurazione essenziale che mi ripropongo di modificare il pomeriggio. Miglioro il lavoro grazie anche all’aiuto di Eva, che mi segue nel personalizzare il sito.
            Siamo approdati a un livello in cui la tecnologia per la didattica richiede più tempo e impegno e sono soddisfatta di essere stata introdotta all’uso di strumenti un po’ più complessi.

Mercoledì 25 luglio
            Course design: discutiamo pro e contro della didattica in presenza e di quella online. Gavin propone nuovi spunti con Bruce Tuckman, e la sua teoria sul gruppo di lavoro, e Gilly Salmon, che ha elaborato un modello in cinque fasi dell’apprendimento online.
            Dopo il coffee break accediamo a un corso di formazione online per e-tutor e visioniamo contenuti e strumenti secondo la checklist che ci è stata fornita. Constatiamo che la didattica online attua la teoria della Salmon sulle fasi dell’e-learning, ma recepisce anche gli spunti di Tuckman su come un gruppo deve evolvere nel tempo per poter conseguire dei risultati.
            Nel pomeriggio workshop, la sera Storytelling con Jamie Keddie.

Giovedì 26 luglio
            La morsa del caldo non si allenta. Non è più possibile, nemmeno al mattino presto, raggiungere la Nile a piedi dal campus in condizioni minimamente decorose all’arrivo. La passeggiata con zainetto, così confortevole la prima settimana, è diventata un’inutile tortura e scelgo l’autobus come unico mezzo di trasporto.
            In classe sperimentiamo attività blended creando inserendo attività e materiali all’interno di uno spazio moodle vuoto. Alejandra ne approfitta per dare istruzioni su come raggiungere l’Università e definire il menu di stasera: ho invitato la classe al campus da me.
            Nel pomeriggio in aula fa troppo caldo e Gavin ci lascia liberi di andare a trovare refrigerio dove vogliamo per preparare la prossima attività: una presentazione sintetica delle attività di queste due settimane. Cris si dilegua, rimaniamo solo Gosia e io in classe a impostare il lavoro del nostro gruppo perché l’idea di uscire al caldo non ci alletta.
            Ci ritroviamo quasi al completo per cena: cucino pasta con pesto, patate e broccoli - non avendo trovato fagiolini - ma usare le piastre elettriche con pentole di dimensioni ridotte mi fa sudare non poco - ci mancava!-. La tavola è apparecchiata all’esterno, dove la temperatura dopo le 21 si fa meno afosa, e ci godiamo un po’ di relax con buon vino e il dessert argentino di
Alejandra, una crema de leche semifredda.

Venerdì 27 luglio
            Ultimo giorno. Al mattino i due gruppi presentano la sintesi della prima e della seconda attività della settimana, in formato power point o con una pagina web. Nel pomeriggio action plans per il futuro: è utile iniziare fin da ora a programmare tempi e modalità delle prossime realizzazioni, personali e di gruppo, per portare quello che abbiamo imparato qui nel contesto di lavoro.
            Anche il farewell afternoon tea alla Cattedrale è condizionato dalla temperatura: Thom cerca l’angolo più ventilato del bellissimo portico medievale e si infila la giacca per il saluto conclusivo, in perfetto stile inglese. It’s all over!

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