My TALL Week - by Enrica

Technology assisted language learning with Gavin Dudeney

My TALL Week @ Nile, Norwich

Lunedì 16 luglio
            Dopo che il direttore di Nile, Thom Kiddle, ci ha presentato la scuola e i responsabili delle attività, i docenti dei corsi ci accompagnano nelle aule. Siamo in sei, tre dei quali insegnano inglese: Gosia e Krysztof (Chris), dalla Polonia, e Alejandra, dall’Argentina. Askhat, dal Kazakhstan, è un docente di matematica e si occupa della formazione degli insegnanti. Eva, dalla Spagna, insegna educazione fisica e, come me, si è iscritta a questo corso per integrare in modo più efficace la tecnologia nell’attività didattica.
            Gavin è il nostro insegnante. Lo zaino che porta con sé dice molto della sua cura per gli aspetti tecnologici: contiene, organizzate e separate, con ordine e per tipologia, le periferiche più disparate per pc e dispositivi mobili, un telo per proiezioni, cinepresa e macchina fotografica.
            “Quali sono le competenze digitali imprescindibili per un docente?” Questo è lo spunto da cui prende le mosse la discussione. La metà di noi utilizza molto il digitale nel lavoro e nella vita privata, l’altra metà, me inclusa, separa in maniera decisa il lavoro dal tempo libero e dalla famiglia. Tutti conosciamo i siti che Gavin ci fa vedere, ma nessuno di noi si riconosce completamente in quei comportamenti che configurano un’interazione costante col digitale: preferiamo coltivare relazioni personalmente e la conoscenza reale precede sempre il contatto attraverso il web.
            Nella pausa pranzo faccio un giro in Market Place, mangio qualcosa in piedi e mi guardo intorno: ci sono molti ‘studenti’ della Nile in piazza e la città mi appare già graziosa e accogliente, anche se non ne conosco nulla.

            Nel pomeriggio continuiamo la discussione sulle competenze digitali, in particolare sulla connettività e sull'uso del cellulare a scuola. Le dotazioni tecnologiche delle scuole non sono all'avanguardia, soprattutto in Italia e in Spagna: pc obsoleti, mal funzionanti, laboratori superati sono un problema comune delle nostre realtà scolastiche, ma rimangono comunque il male minore rispetto alla qualità della connettività, la vera nota dolente: senza un sistema di connessione adeguato è inutile e costoso implementare il digitale (connectio sine qua non). Per quanto riguarda l’uso dei cellulari, ci sono posizioni diverse: Gosia, Krysztof e Alejandra, che insegna Business English agli adulti, considerano normale l’uso del cellulare nell'attività didattica, mentre per Eva e per me l’esigenza di porre limiti e controlli all'uso dei cellulari a scuola prevale sulla visione più aperta che considera i dispositivi mobili un supporto.

Martedì 17 luglio
            Uno dei temi del mattino è “Internet ci rende più intelligenti o più stupidi?”.
            Gavin ci divide in due gruppi e a me, Chris e Gosia assegna la tesi “Internet ci rende più stupidi”. Condividiamo i risultati delle discussioni, quindi ogni gruppo legge e discute contributi a sostegno della propria antitesi. Alla fine della sessione del mattino progettiamo tutti insieme una semplice attività introduttiva all’uso della rete.
            Nel pomeriggio la prima esperienza sul campo è con i video: il compito che ci viene assegnato è quello di creare con iMovie un trailer su Norwich. Abbiamo un’ora di tempo. Chris, The quest of the Nile mug e corriamo in centro a girarlo. Entro le 16.00 condividiamo il video prodotto con Askhat, Alejandra e Eva. Gavin conclude illustrando i pregi di un’attività come questa, semplice dal punto di vista tecnologico e utile sotto il profilo della progettazione.
Gosia e io, con l’iPad di Gavin - nessuno di noi ha un iPhone - decidiamo di realizzare il trailer
Foto al parco e della coppa.

Mercoledì 18 luglio
            Lavorare con le immagini. Gavin ci presenta sei immagini che raccontano della sua vita: il nostro compito è metterle in ordine sì da costruire una storia. Le confrontiamo con quella che ci racconta Gavin, fantasiosa e divertente, supportata dagli effetti speciali di un editor di foto online, photofunia. Sulla piattaforma moodle del corso abbiamo a disposizione materiale per approfondire: rassegna di risorse online e spunti di riflessione sui diritti delle immagini (copyright).
            La lezione del mattino si conclude con un intervento di Thom Kiddle sulle potenzialità della lavagna interattiva multimediale (IWB).
Foto con la classe e Tom.



Giovedì 19 luglio
            Lavorare con i testi. Si inizia dai word cloud, “nuvole” o “mosaici di parole”, la rappresentazione visiva di un testo attraverso le sue parole più frequenti, di dimensioni maggiori rispetto alle altre. È un’applicazione online che consente di analizzare un testo per parole-chiave e concetti. Gavin ce ne mostra alcuni esempi e ci invita a pensare come potrebbero essere utilizzati nelle nostre discipline.
            Dopo la pausa si parla di webquests. Cerchiamo la definizione migliore attraverso internet, confrontiamo le informazioni trovate e condividiamo i risultati con la classe: perché la si preferisce ad altre metodologie e come potremmo applicarla nel nostro contesto. Al termine, Gavin ci presenta due esempi di webquests, di cui sottolinea aspetti positivi e negativi.
            Nel pomeriggio il nostro compito è quello di progettare un’attività legata all’uso della rete,  pagine web o applicazioni online di oggi e dei giorni precedenti. Alejandra progetta, per i dipendenti di un’azienda, un’attività in forma di webquest: “Dove trasferire la sede?”; Chris, che insegna inglese e informatica, ne realizza una su “Come costruire una pagina web in HTML”; Eva sulla preistoria, Askhat progetta una gara di video realizzati con il cellulare, io e Gosia un’attività di storytelling basata sulla ricerca e sull'uso delle immagini.

Venerdì 20 luglio
            Il tema del giorno è l’uso didattico del cellulare (Bring Your Own Device), che per Gavin costituisce la risorsa tecnologica più utile e meno costosa da utilizzare in classe: consente infatti di utilizzare immagini, video e audio senza necessità di una connessione alla rete e senza spese per gli studenti, che, a differenza degli adulti, non hanno problemi a scrivere e leggere testi con il loro telefono. Collega il suo cellulare alla lavagna interattiva e ci mostra le app più utili in un contesto scolastico. Nel pomeriggio abbiamo il tempo di esplorare app e siti di cui si è parlato nel corso della lezione e Alejandra presenta alla classe la piattaforma per la didattica Edmodo con alcune delle sue potenzialità.


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